​Un amore finito, un’amicizia interrotta, un parente dal quale ci siamo sentiti traditi lasciano dietro di sé ricordi che non sempre sappiamo gestire.

Nel momento in cui si decide di voltare pagina e di chiudere quella porta sul passato, come quando si affronta una perdita, ci vuole tempo per superare il trauma e allenamento per imparare a gestire il vuoto di quel legame spezzato.

Perché un legame si rompe?

Un legame può spezzarsi a causa di un fatto inatteso che fa scoprire dell’altro qualcosa che non conoscevamo e che possiamo percepire come tradimento: venire meno ad un impegno, deludere la fiducia, infrangere un patto.

Percepiamo in modo traumatico una discontinuità nella relazione con l’altro, nella quale avevamo riposto aspettative razionali ed emotive di lealtà, oltre che relazioni ed interazioni basate sulla fiducia.

Un elemento destabilizzante che rende improvvisamente consapevoli della vulnerabilità propria e dei rapporti umani che intrecciamo, nonché della propria dipendenza, mettendo in crisi sia la fiducia interpersonale, sia la fiducia in se stessi facendoci scivolare in una crisi percepita totalizzante.

Come voltare pagina?

cosa fare sentirsi traditiSe non si può superare lo shock, quella relazione diventa una costante fonte di dolore. È a quel punto che bisogna cercare davvero di prendere le distanze. Non vedersi più certo, ma persino allontanare dalla vista i ricordi: regali, lettere, foto.

Un gesto liberatorio che ci può aiutare a prendere le distanze dalla relazione, ma senza distruggere in toto il passato. Tagliare un legame e allontanare i ricordi che ci fanno soffrire può essere salutare, ma non cancellare la memoria di quello che siamo stati.

I ricordi sono indispensabili per lasciare aperto il ponte che ci porta verso ciò che eravamo e per conservare la nostra identità: per staccarsi davvero bisogna sapersi concedere la gioia dei ricordi. I momenti positivi vanno preservati, il resto lo si lascia indietro.

Gestire l’imprevidibilità dei rapporti con gli altri

Quotidianamente, ci troviamo a dover convivere con una quota ineliminabile di imprevedibilità insita in noi stessi, negli altri e nei loro comportamenti.

Lo stabilire delle relazioni, il fare delle promesse porta con sé, inevitabilmente, anche il suo opposto, cioè la possibilità che queste vengano infrante. Queste due facce della medesima medaglia fanno parte dei rischi che la vita comporta.

Cosa può fare lo psicologo psicoterapeuta?

Come nella vita di coppia, anche in amicizia o nei rapporti familiari una parte decide di porre fine al rapporto, mentre l’altra ne subisce le conseguenze; non sempre infatti entrambe le parti sono d’accordo sulla fine del loro legame.

Riprendersi dalla fine di un rapporto con una persona che non avremmo voluto perdere diventa quindi difficile. Rivolgersi a uno specialista può rivelarsi utile per accettare definitivamente la fine di un rapporto, per risolvere un sentimento di perdita o i sensi di colpa che da esso possono derivare.

L’intervento dello psicologo psicoterapeuta risulta ancora più fondamentale se la rottura del legame riguarda il rapporto genitori figli: un legame molto più complesso di altri da elaborare, persino con il genitore/figlio più difficile.

scritto da Alessandro Lasagni, Psicologo Psicoterapeuta Sassuolo e Reggio Emilia
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