​La famiglia allargata è una realtà sempre più comune nel panorama delle relazioni familiari, e spesso i nuovi partner non sanno bene come rapportarsi con i figli acquisiti e con l’ex del partner, il genitore legittimo ma separato, che continua ad avere un rapporto con i figli.

Un intreccio complesso di relazioni in cui è possibile trovare il giusto equilibrio nonostante i molti rischi in agguato.

Il ruolo del terzo genitore: una risorsa non un sostituto

Da una parte il nuovo partner può sentirsi quasi chiamato a stabilire regole di convivenza, a proteggere, a ricostituire insomma quella che era il contesto familiare prima della separazione, imponendosi un ruolo “tipico”, quello di madre o di padre.

Dall’altra c’è il rischio di non essere tenuto in alcuna considerazione o anche di essere apertamente osteggiato dai figli del compagno o della compagna o addirittura dallo stesso partner, quando si sforza di assumere un ruolo genitoriale.

Per muoversi al meglio in questa costellazione è bene procedere a piccoli passi, cercando di comprendere gli stati d’animo di tutti, senza cercare di sostituire la nuova realtà alla precedente, ignorare il passato, trasformare la famiglia allargata in una nuova famiglia nucleare.

Consigli per inserire il terzo genitore con successo

terzo genitore famiglia allargata

L’importante è non avere fretta: non c’è un tempo stabilito perché ogni situazione è a sé, ma dopo la separazione e la vita quotidiana con un solo genitore, i figli hanno bisogno di più tempo degli adulti per adeguarsi ad un nuovo cambiamento.

Inoltre come durante la separazione, i figli affrontano meglio la situazione e collaborano se si sentono considerati e se esiste un’atmosfera positiva tra gli adulti di riferimento.

Un altro fattore fondamentale è l’autenticità del nuovo adulto di riferimento nel relazionarsi con i figli del partner, perché è solo dall’autenticità che scaturiscono contatto, fiducia e amicizia.

Cosa può fare lo psicologo psicoterapeuta?

La costruzione della nuova famiglia non è istantanea, né può fare affidamento soltanto sui desideri, sulle aspettative e sui sogni dei due adulti che hanno deciso di formarla, è un processo che richiede tempo, sensibilità, pazienza, comprensione e diplomazia.

I rapporti umani sono complessi e ciò che appare all’esterno o a livello epidermico non sempre corrisponde a ciò che invece le persone sentono interiormente, temono o auspicano. Lo psicologo psicoterapeuta può creare uno spazio in cui potersi esprimere liberamente, e facilitare la costruzione di una nuova idea di famiglia.

scritto da Alessandro Lasagni, Psicologo Psicoterapeuta Sassuolo e Reggio Emilia
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